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| Budapest dall'alto |
Agli inizi del mese di Febbraio 2019, insieme a mio marito, sono stata a Budapest e avrei il piacere di condividere con voi il mio viaggio facendo prima delle premesse.
Non ho mai scritto di viaggi e non sono una guida turistica quindi non starò lì ad informarvi della storia e dei luoghi ma semplicemente vi racconterò la mia esperienza dandovi, dove è possibile, dei consigli.
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| Ponte delle catene |
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| Parlamento visto dal Bastione dei pescatori |
Iniziamo con il dire che Budapest è una meta economica e per questo molto frequentata negli ultimi anni; in due persone volo+hotel per 5 giorni abbiamo pagato in totale 300€ scarsi; sicuramente questa era un’ ottima offerta ma vi assicuro che il costo medio non si allontana molto da questa cifra.
Certamente il mese di Febbraio è stato uno dei motivi del basso costo visto le temperature sotto lo zero, ma non vi fate spaventare da questo perché Budapest è meravigliosa anche, soprattutto, così.
Visto che abbiamo toccato l’argomento freddo ne approfitto per dirvi… si, fa un freddo boia! Copritevi ma vestitevi a strati perché nei locali e sui mezzi i riscaldamenti sono a palla e così facendo potrete cominciare a togliere qualche strato.
Noi ci siamo trovati bene con maglie e pantaloni termici comprati da Cisalfa che tengono caldi e allo stesso modo sono confortevoli.
Ovviamente non dimenticate in valigia sciarpa, cappello e guanti, vi assicuro che sono stati indispensabili anche per una come me che non li sopporta, ma chiamasi sopravvivenza!
Per i guanti, se non li avete già, optate per quelli touchscreen, così da poter utilizzare il vostro smartphone per scattare foto o consultare le mappe senza sfilarli.
Fatta la valigia, adesso andiamo per ordine.
Arrivati in aeroporto le opzioni per raggiungere il centro città sono tante e cercando su Internet o anche su Maps ne troverete diverse… io vi racconto quello che abbiamo fatto noi.
In aeroporto stesso abbiamo fatto l’abbonamento per i mezzi; visto che la nostra permanenza sarebbe durata 5 giorni, abbiamo optato per quello di una settimana che è valido su tram, metro, bus e filobus.
Abbiamo preso la linea 200E e subito dopo il bus M3 che porta in centro (mi pare di aver capito che nei giorni festivi è un bus provvisorio in sostituzione della metro che nel periodo in cui ci sono andata io era chiusa per lavori).
I mezzi a Budapest funzionano benissimo, collegano tutta la città e passano continuamente, è per questo che vi consiglio di fare l’abbonamento, così da potersi muovere tranquillamente in tutte le direzioni in pochissimo tempo.
In particolare vi voglio parlare del tram n.2 che percorre, dalla parte di Pest, tutta la riva del Danubio, così lo potrete ammirare standovene seduti comodamente e allo stesso tempo immergendovi nella realtà locale della città.
Budapest, è divisa in due parti, Buda e Pest, separate dal Danubio. Vi consiglio di prendere l’hotel nella parte di Pest, che è quella collegata meglio e più movimentata, soprattutto la sera.
Prima di partire per qualsiasi viaggio sono solita fare una sorta di itinerario, diviso per giorni, in modo da riuscire a vedere tutto o almeno provarci.
5 GIORNI A BUDAPEST
1° giorno
Siamo arrivati nel tardo pomeriggio perché, con i mezzi, l’aeroporto dista circa un’ora dal centro città. Lasciati i bagagli in hotel, ci siamo diretti subito nella piazza antistante il Parlamento, visto che il nostro albergo era proprio alle spalle, e successivamente abbiamo percorso Budapest in lunghezza, come vi dicevo, con il tram 2.
Eravamo arrivati da poco ma ce ne eravamo già innamorati! Con il calare della sera la città si illumina per dar vita a una cartolina romantica.
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| Parlamento |
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| Budapest di notte |
2° giorno
Noi, visto che le condizioni meteo erano favorevoli, abbiamo deciso di dedicare la giornata alla visita di Buda, situata su una collina a cui si può arrivare con la funicolare che giusto quel giorno era chiusa. Vi lascio immaginare la quantità di offerte di tour operator che offrivano viaggi in autobus per salire, ma noi rifiutiamo e andiamo avanti perché la visita con loro prevedeva diversi punti e noi volevamo essere liberi. Abbiamo fatto benissimo, visto che la salita alla collina è fattibilissima anche per una non sportiva come me… e poi il panorama che ci si gode salendo la vale tutta. Successivamente, ci siamo spostati sulla collina accanto per visitare il bastione dei pescatori e la chiesa di Mattia, anche lì la camminata tra le casette colorate di Buda vale la pena, per i più pigri ci sono comunque i mezzi.
E se dopo tutta questa strada vi viene giusto un languorino, vi consiglio, a 2 minuti dalla chiesa di Mattia, la pasticceria Ruszwurm, dove vi faceva sempre tappa la principessa Sissi. Un locale piccolino ma molto caratteristico.
Scesi dalla collina, questa volta con i mezzi per recuperare un po’ di tempo, abbiamo visitato la suggestiva chiesa nella roccia, che si trova ai piedi della collina dove c’è la statua della libertà. Ecco, qui sconsiglio ai non allenati di salire. Ho dovuto fare molte pause durante la salita e, durante il tragitto, ho visto molte persone che si sentivano poco bene a causa di tutta la fatica. Sicuramente il luogo è molto bello, il panorama fantastico ma non ci ritornerei.
Colazione al New York Cafè che, insieme al Gerbeaud, sono i cafè storici di Budapest.
Vi consiglio di prenotare visto che abbiamo aspettato in fila quasi 20 minuti. I prezzi sono alti, dettati dal fatto che, appunto, siamo in un luogo di prestigio; per uno strudel, una cheesecake, una cioccolata calda e un cappuccino abbiamo pagato poco meno di 40€.
Nonostante il prezzo, che già sapevamo sarebbe stato elevato, vi consiglio di andarci, vi sembrerà di stare in un’altra epoca.
Usciti da lì, abbiamo raggiunto a piedi la grande sinagoga (chiusa il Sabato), la più grande in Europa. Inclusa nel biglietto c’è la possibilità, ogni mezz’ora, di seguire una guida: ci ha raccontato in modo molto esaustivo la storia degli ebrei in Ungheria, dell’olocausto, della sinagoga e dei memoriali che si trovano nei giardini. Un grande tributo è dedicato anche ad un italiano, Giorgio Perlasca. Uno dei memoriali all’esterno è l’albero della vita e si può vedere anche una piccola parte che ancora rimane in piedi del muro del ghetto.
Usciti da lì abbiamo visitato la Basilica di Santo Stefano, anche questa molto bella, dove è conservata una reliquia del Santo.
Nel pomeriggio visita al Parlamento (bisogna prenotare su Internet, vi lascio il sito ufficiale https://www.jegymester.hu/), quindi ci avviciniamo alla zona e lungo la strada ci fermiamo in un attimo di riflessione al toccante memoriale Scarpe sulla riva del Danubio”.
Alle 16.00 visita al Parlamento, bisogna presentarsi sul posto con 30 minuti di anticipo.
Ci eravamo lasciati questa mattinata libera perché pensavamo di aver messo in itinerario troppe cose nelle giornate precedenti e pensavamo di non farcela… invece, essendo Budapest a portata di turista, si può davvero visitare in 3 giorni. Quindi ne abbiamo approfittato per un giro nelle vie dei negozi; Andrassy utca è la via delle grandi firme (solo da guardare, almeno per noi!) mentre Vaci utca è la via per chi ha voglia di shopping ma pochi soldini in tasca!
Dopo pranzo, ci siamo avviati nelle famose terme di Szcheny che sono collegate molto bene con la metro. Un’esperienza surreale, eravamo immersi in una piscina tra i 30°C e i 40°C e all’esterno c’era una temperatura sotto lo zero. Vi consiglio di andare a Budapest anche unicamente per le terme, davvero. Un misto di relax (ci sono molte bocchette per l’idromassaggio) e divertimento, dato da un “tornado” al centro della piscina.
Il prezzo del biglietto è un po’ caro ma l’esperienza ne vale la pena, vi consiglio di portarvi le ciabattine e l’accappatoio, quest’ultimo noi lo abbiamo noleggiato e anche lì i prezzi sono un po’ alti. Oltre alle piscine esterne, ci sono anche delle piscine al coperto con acqua a varie temperature, saune e bagno turco.
Nel prezzo del biglietto è compreso un armadietto, si apre con un braccialetto che potrete tenere al polso anche in acqua; inoltre, noi abbiamo deciso di prendere anche una cabina per cambiarci.
Scordatevi le docce, non ci sono, dovrete aspettare di tornare in hotel; gli asciugacapelli sono comuni e molto, molto lenti… io che ho i capelli lunghi ho perso un bel po’ di tempo.
Il momento più difficile dell’esperienza? Uscire dalla piscina all’aperto bagnati e con una temperatura esterna al di sotto dello zero, vi assicuro di aver sentito ghiacciare parti del corpo che nemmeno sapevo di avere!
Visita al Mercato Centrale dove è possibile acquistare dei souvenir e prodotti tipici.
Per noi il viaggio a Budapest è finito qui, in tarda mattinata ci siamo recati in aeroporto.
Per quanto riguarda cosa fare la sera, vi consiglio, oltre che cenare in locali tipici, di andare nei pub in rovina.
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| Mercato Centrale |
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| Interno Mercato Centrale |
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